Le “voglie” sono uguali agli emangiomi?

Le “voglie” sono uguali agli emangiomi?

A questa risposta si potrebbe rispondere di sì, ma con le dovute precisazioni.

Cosa sono le voglie

Le “voglie” possono apparire in qualunque parte del corpo ed essere di vari colori, che vanno dal bianco fino al viola, passando per il marrone, il rosso e il rosa.

Possono essere estese e interessare vaste zone del corpo, oppure circoscritte a un’area ben definita.
Vengono chiamate “voglie” a causa della credenza popolare secondo la quale la madre non ha soddisfatto un particolare desiderio culinario, per cui la macchia che appare sulla pelle prende la forma del cibo per il quale non ha trovato soddisfazione.

A questo proposito esistono le voglie “di fragola”, “di melanzana”, ecc.

Le voglie però si distinguono dagli emangiomi perché non regrediscono e si comportano come una qualsiasi macchia cutanea, senza provocare alcun problema, se non quello estetico in zone visibili come il viso, le mani, i piedi, ecc.

Le “voglie” sono chiamate più tecnicamente “malformazioni vascolari”.

Cosa sono gli emangiomi

Gli emangiomi sono dei tumori benigni di tipo vascolare che formano a partire da una proliferazione cellulare dell’endotelio, già durante la gravidanza.

In molto casi può essere identificato con una semplice ecografia durante la quale si nota un alone che si denota con queste imperfezioni cutanee.

Gli emangiomi sono detti “infantili” in quanto compaiono a poco tempo dalla nascita e continuano a crescere fino a circa 7 mesi- 1 anno di età. La loro crescita dipende anche dal tipo emangioma, in quanto sono classificati in base alla conformazione e alla natura della macchia cutanea stessa.

Da questo periodo della vita del bambino di solito inizia la regressione, che può durare fino a circa 7 anni, in molti casi senza lasciare traccia. Sono colpite in misura più che doppia le femmine rispetto ai maschi ed è comunque raro che un emangioma possa trasformarsi in qualcosa di invasivo o diventare maligno.

L’incidenza degli emangiomi arriva fino al 10% dei nuovi nati e l’aspetto con cui si presenta è quello di una sorta di neo esteso e si colore rosso intenso. Esistono anche forme sottocutanee.

A volte il colore può essere anche violaceo, marrone, nerastro o al contrario apparire più chiaro rispetto al resto della pelle (nevi pigmentati).

Per maggiori informazioni, si può leggere l’articolo pubblicato su http://emangioma.net/gli-emangiomi-infantili/emangioma-infantile/

Le cause degli emangiomi e delle “voglie”

La scienza ancora oggi non è riuscita a individuare una causa precisa e univoca degli emangiomi e delle voglie.

Alcuni aspetti predisponenti però sono abbastanza chiari e riguardano una proliferazione cellulare che interessa i vasi sanguigni.

Alcune ricerche sono arrivate a determinare che alla base degli emangiomi e delle voglie ci sia una carenza di ossigeno del feto, anche se lieve. Tale carenza attiva la crescita di questo tumore benigno infantile, come pure potrebbe trattarsi di cellule della stessa placenta, che assumo la natura di metastasi.

Altri studi hanno evidenziato come negli emangiomi ci sia una certa percentuale di cellule progenitrici.

Come riconoscere gli emangiomi infantili

Gli emangiomi infantili di solito sono una neoformazione cutanea superficiale iperpigmentata come spiegato.

Il fatto che compaiano dopo qualche tempo dalla nascita allarma i genitori che osservano gli emangiomi crescere abbastanza velocemente e questo è un sintomo che va sottoposto al controllo prima del pediatra e poi di un dermatologo.

Anche se gli emangiomi, come le voglie, possono essere presenti su qualsiasi parte del corpo, la zona di predilezione è quella della testa e del collo.

Nei casi in cui un emangioma si trovasse a crescere a poca distanza dagli occhi, dal naso o dalla bocca è importante intervenire subito per evitare che il suo estendersi possa compromettere la vista, la respirazione e l’olfatto oppure creare un restringimento delle vie aree in corrispondenza del collo.

Vale lo stesso discorso per gli emangiomi che compaiono sulla schiena, specie in corrispondenza della colonna vertebrale, in quanto possono interferire con il midollo spinale e creare problemi nella deambulazione e nei processi intellettivi.

Altri segni che dovrebbero allarmare è il fatto che gli emangiomi potrebbero sanguinare, assumere un aspetto ulceroso e dare vita a infezioni o contaminazioni batteriche.

La diagnosi degli emangiomi infantili

Per avere una diagnosi basta l’esame obiettivo che può essere confermato da quello istologico. Con quest’ultimo si cerca la presenza di un marcatore detto “Glut-1”, che è positivo nel caso di quelli infantili, ma non è presente in quelli congeniti, diagnosticati prima della nascita.

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