Come diventare parrucchiera e lavorare come hair stylist

Come diventare parrucchiera e lavorare come hair stylist

Sono tante le donne che condividono il sogno di diventare parrucchiera. Un mondo questo fatto di creatività e di passione, però non si tratta solo di questo. Quando decidi di lavorare nel settore dell’hair style devi tenere in considerazione che ci sono dietro anni di studi e di pratica.

Non basta tenere un paio di forbici in mano o sapersi fare una tinta del supermercato per definirsi parrucchiera. Il lavoro della parrucchiera richiede impegno e passione. Devi essere pronta a investire molto del tuo tempo in questo campo e seguire corsi di aggiornamento che ti consentono di acquisire delle tecniche nuove.

Diventare parrucchiera: in cosa consiste il tuo lavoro?

Quando diventi parrucchiera ti specializzi nella cura e il benessere dei capelli. Devi saper riconoscere il tipo di capello della cliente e offrirle la soluzione più appropriata. A livello pratico ti occuperai del taglio,  il lavaggio dei capelli, del colore, la piega, le acconciature, la permanente e la semipermanente, colorazioni un po’ più particolari come lo shatush e spesso i trattamenti.

Devi rendere reale il sogno di chi si affida a te. Chi va dal parrucchiere lo fa perché vuole cambiare la propria immagine e tornare a piacersi. Spesso la parrucchiera lavora fianco a fianco all’estetista (qui la guida su come diventare estetista) per poter offrire un servizio per la cura della persona completo. Quest’ultima infatti si occupa delle unghie, della pelle e il corpo in generale.

All’interno di un salone hair stylist, il parrucchiere svolge diversi tipi di attività in base all’esperienza e il ruolo che ricopre. Prima per esempio di occuparsi dei tagli passa diverso tempo, in quanto si tratta dell’ultima responsabilità che viene affidata al lavoratore.

Sbocchi lavorativi

Il lavoro della parrucchiera permette di avere diversi sbocchi lavorativi. Se decidi di iniziare a lavorare in un centro tradizionale, il percorso normalmente inizia come lavatesta per passare poi ad aiuto parrucchiere. Il tuo compito in questo caso è seguire l’hair stylist principale e apprendere dalla sua esperienza, occupandoti nel frattempo di piccoli lavori come la preparazione delle miscele e la messa in piega. Nel tempo puoi arrivare a specializzarti per esempio nelle acconciature, oppure puoi diventare responsabile tecnico nel salone dove lavori.

Oppure puoi decidere di aprire la partita IVA e lavorare a domicilio. Lavorare per conto proprio come lavoratore autonomo rappresenta un passo importante rispetto a lavoro dipendente, per via delle maggiori responsabilità, però permette di raggiungere una realizzazione personale se hai della maggiori ambizioni. Per un maggiore approfondimento sull’aspetto tecnico e legale ti consiglio di leggere la Legge n.174/2005 che riguarda la “Disciplina dell’attività di acconciatore”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 204 del 2 settembre 2005.

In alternativa puoi pensare al grande salto e aprire un tuo salone per parrucchiera, che rappresenta uno scalino in più, in quanto avrai dipendenti e tutta una serie di responsabilità e cose da gestire. C’è innanzitutto da considerare l’aspetto economico, poi quello legale e infine quello organizzativo. La parte economica riguarda l’acquisto o l’affito del locale, l’acquisto dell’arredo, le spese per attrezzature professionali che puoi trovare sul sito passioneprofessionale.it, shop online pensato proprio per le forniture dei parrucchieri, oltre che ovviamente i costi per le bollette, tasse, stipendi dei dipendenti.

Come diventare parrucchiera, due strade possibili

Se la passione e la volontà sono alla base di tutto, è comunque vero che non sono sufficienti per definirsi un vero professionista e poter offrire un buon servizio completo ai propri clienti. Non a caso infatti devi affrontare un periodo di apprendistato prima di essere inquadrato come lavoratore professionista a tutti gli effetti e poter eventualmente aprire un salone di acconciature tutto tuo.

Corso di formazione per diventare parrucchiera

Molte donne che desiderano diventare parrucchiere decidono oggi di percorrere un corso di formazione di due anni. Fai attenzione però a scegliere una scuola per acconciatori che rilasci davvero la qualifica professionale. In questi due anni apprenderai le nozioni teoriche e le basi per iniziare a lavorare.

Successivamente verrai inserita in un salone per parrucchieri per imparare meglio quello che diventerà a tutti gli effetti il tuo lavoro. Un buon corso insegna a tagliare i capelli, a pettinare e acconciare, a colorare e decolorare e ovviamente seguire i trattamenti. Se dall’esterno il lavoro della parrucchiera può sembrare semplice, ti accorgerai presto che non è così.

Anche una semplice tinta richiede da parte tua di conoscere le basi della chimica per poter fare le giuste miscele e ottenere il colore che la cliente desidera. Durante questo corso non solo comprenderai l’anatomia del capello e quali sono le migliori tinte da applicare, ma anche tutto ciò che riguarda l’aspetto commerciale di questa professione. Sono nozioni indispensabili per chi desidera poi aprire una propria attività.

Lavorare in un salone per tre anni

La maggior parte delle parrucchiere di oggi hanno seguito il corso di formazione, che viene richiesto in moltissimi casi dai centri di acconciatura come requisito per assumere. Eppure se guardiamo le parrucchiere un po’ più grandi e che hanno alle spalle più di un decennio di esperienza, scopriamo che molte di loro non hanno seguito un corso di formazione. Com’è possibile?

Esiste infatti un’altra possibilità per poter iniziare a lavorare come parrucchiera senza dover investire tempo e soldi in un corso professionale. Puoi scegliere di lavorare per tre anni come parrucchiera all’interno di un salone di acconciature, purché ovviamente trovi chi è disposto ad assumerti senza diploma. E’ una strada un po’ più difficile da percorrere ma non impossibile. Oltre comunque a dover lavorare in un salone per tre anni, devi anche seguire un corso di formazione per apprendere tutta la parte teorica.

 

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